Gli ultimi saranno uguali

L’obbiettivo generale del progetto è sostenere minori con difficoltà psicosociali di famiglie a basso reddito e in condizioni di esclusione sociale. Nello specifico si vuole garantire a bambini e bambine della scuola primaria e secondaria di primo grado una presa in carico tempestiva e di qualità nell’ambito della salute mentale, della riabilitazione e dei disturbi specifici dell’apprendimento.

IL PROGETTO

Il progetto è una risposta concreta ai bisogni di minori appartenenti a famiglie in situazione di difficoltà economiche e scarsa integrazione socioculturale che vivono a Corvetto, quartiere del Municipio 4 di Milano, posto nella periferia sudorientale della città e da sempre associato a forme di disagio e degrado. In questo contesto storicamente fragile, i bambini sono quelli che stanno subendo il danno maggiore e ne porteranno conseguenze a lungo termine.
Associazione Progetto Panda interviene da anni in questo quartiere, a favore della comunità e in particolare delle famiglie con specifici bisogni sanitari e psicologici. Questa presenza ha di fatto favorito la costituzione di una solida e sinergica rete di soggetti con i quali collaborare, a partire dai servizi sociali e realtà della società civile.
Gli specialisti coinvolti, psicologi, psicoterapeuti, logopedisti, psicomotricisti, educatori, sono parte del network del Poliambulatorio a vocazione sociale Medici in Famiglia e dal 2014 appartengono all’equipe di certificazione DSA autorizzata dall’ATS Milano città Metropolitana. Questo garantirà un’elevata qualità, affiatamento e totale sinergia nell’affrontare i percorsi di seguito descritti. Inoltre, minimizzerà potenziali rischi connessi all’interazione e collaborazione tra professionisti, che si presentano quando questi ultimi vengono attivati in maniera estemporanea e senza un pregresso di conoscenza e lavoro insieme.

I PARTNER

I partner che affiancheranno Associazione Progetto Panda sono:
– la Cooperativa Sociale Martinengo, che opera nel quartiere di Corvetto dal 1985, per iniziativa dell’Istituto delle Suore di Carità dell’Assunzione e di alcuni volontari. Con il suo lavoro, negli ultimi anni anche in sinergia con le attività svolte dal proponente, ha contribuito in modo decisivo alla creazione di una nuova forma di assistenza sociale destinata alle famiglie in difficoltà, ai giovani soggetti a problematiche educative e scolastiche, alle persone con disabilità e agli anziani.
– l’Istituto Comprensivo Marcello Candia, costituito nell’anno scolastico 1997/98 a seguito dell’unione di due scuole: l’Istituto “Lorenzini-Feltre” che era organizzato su due sedi di scuola primaria (Polesine e Vallarsa) e la scuola media “Lombardini” sita in Via Oglio, 20. La collaborazione, attiva ormai da tempo, con Associazione Progetto Panda si concretizza nello svolgimento di attività integrative destinate ad alunni, famiglie e insegnanti con particolare riferimento a supporto psicologico, supporto didattico, screening DSA, educazione alla psicomotricità, etc.

Sarà infine coinvolto il Servizio Sociale Professionale Territoriale Municipio 4 (il quale non è riuscito a inviare per tempo la lettera di adesione e quindi non è stato possibile inserirlo formalmente come altro soggetto coinvolto) che collabora regolarmente con Associazione Progetto Panda e che parteciperà al presente progetto nell’intercettazione e segnalazione di minori in condizioni di fragilità che possono beneficiare dei percorsi proposti dal progetto.

LE AZIONI

AZIONE 1:
Erogazione di 50 percorsi di 10 colloqui psicologici ciascuno, volti a migliorare il benessere psico-sociale di bambini e bambine in difficoltà segnalati e inviati dai partner e da altre realtà facenti parte delle reti di Associazione Progetto Panda e degli stessi partner.
Le attività saranno seguite da esperti sull’età evolutiva e supporto alla genitorialità.
Il percorso proposto, dato il numero limitato di accessi, non ha l’ambizione di “risolvere” i bisogni di salute dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, ma di cercare insieme a loro, a seconda dell’età, strategie efficaci per migliorare il proprio benessere nei vari contesti: a scuola, in famiglia, con i pari. L’approccio utilizzato prevede anche incontri di rete con gli altri attori coinvolti: partner inviante, assistenti sociali, insegnanti, educatori, altre figure di riferimento per il bambino.
Costruire una rete intorno al bambino, o solidificare quella esistente, fa sì che alla fine del percorso il minore e la sua famiglia non si trovino a gestire da soli ansie, paure e comportamenti esternalizzanti, ma che siano supportati da figure che conosce e riconosce le difficoltà del minore e sappia come affrontarle.
Gli incontri avverranno in presenza o, nel caso degli incontri di rete, online.

AZIONE 2:
Erogazione di 50 percorsi di psicomotricità e logopedia per minori con deficit linguistici e/o motori, della durata di 10 sedute ciascuno. Anche in questo caso le famiglie beneficiarie saranno individuate grazie ai partner e alle loro reti.
Logopedisti e psicomotricisti lavoreranno su indicazione del Neuropsichiatra Infantile, che incontrerà per primo le famiglie e imposterà un trattamento mirato e individualizzato, in base ai bisogni del bambino. L’intervento sarà volto a migliorare impacci linguistici e motori, affinando le competenze metafonologiche e/o quelle di motricità.
Per quanto riguarda i percorsi logopedici, le 10 sedute serviranno a potenziare i prerequisiti metafonologici, indicatori delle abilità linguistiche e di lettoscrittura.
Verranno inoltre fornite strategie e spunti di attività per sostenere le difficoltà linguistiche di bambini bilingui/provenienti da famiglie multiculturali. Le sedute si svolgeranno in presenza.
Per quanto riguarda i percorsi psicomotori i bambini impareranno a muoversi nello spazio avendo consapevolezza del proprio corpo, degli oggetti che lo circondano che diventano strumenti di mediazione con l’altro. Questo permetterà ai bambini di acquisire maggiore consapevolezza nella relazione, maggior coordinazione, uno sviluppo armonico e maggior competenza nel gioco.
Gli incontri avverranno in presenza, e verranno utilizzati attrezzi quali palle, cerchi, bastoni, coni e altri oggetti utili alla costruzione di percorsi. Verrà privilegiato anche il gioco euristico, attraverso l’uso di materiali non strutturati, giochi ad incastro, tessuti.

AZIONE 3:
Attivazione di laboratori in piccoli gruppi per minori con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) per 50 minori e una durata di 10 incontri.
I bambini con DSA devono fare i conti quotidianamente con il loro disturbo nell’attività didattica a scuola e nello svolgimento pomeridiano di compiti e studio, quindi complessivamente per più di 8 ore al giorno. La gravità del disturbo aumenta la difficoltà nell’affrontare la didattica e le richieste di apprendimento.
Inoltre, il DSA può interessare più strumentalità di base e questo ne caratterizza la pervasività. Pertanto, il bambino con DSA deve imparare a gestire le sue difficoltà per raggiungere obiettivi formativi, non soltanto per “galleggiare” nel mondo della scuola e dell’apprendimento ma anche per “riscattarsi” da una dotazione neurobiologica di base. Per farlo necessita di abilitazione, ovvero di un percorso che lo aiuti a sperimentarsi e ad essere competente, abile e autonomo nell’apprendere, avvalendosi di strumenti che compensino il suo deficit.
Per compensare e abilitare i disturbi specifici dell’apprendimento si utilizzeranno molteplici software per: videoscrittura, sintesi vocale, tavole pitagoriche e calcolatrici, audioregistrazione, libro parlato/audiolibro, costruzione di mappe concettuali. Alcuni di essi occorrerà acquistarli e acquisire le licenze una tantum.
In definitiva, questo sarà lo scopo delle sedute proposte in piccoli gruppi, che sperimenteranno l’utilizzo dei suddetti software e si confronteranno tra loro, scoprendosi meno soli e più competenti.

A segnalare i casi bisognosi saranno le scuole, realtà della società civile, le UONPIA, gli Ospedali e il Servizio Sociale di zona grazie alle relazioni in atto con Associazione Progetto Panda e gli altri partner del progetto.
Il supporto psicologico, le riabilitazioni e gli interventi educativi erogati permetteranno ai minori, alle famiglie, agli enti invianti e quindi alle comunità di riferimento di ottenere in tempi rapidi una risposta ai bisogni di salute di bambini e famiglie in condizioni di povertà. Sul piano della salute pubblica questo significherà meno costi per il SSN, anche in futuro, grazie alla presa in carico tempestiva e alla prevenzione. Sul piano della salute mentale e degli apprendimenti questo si tradurrà in un benessere per il minore e la famiglia, ma anche in un miglior rendimento scolastico, con l’evidente risultato di aderire al percorso educativo evitando insuccessi o abbandoni scolastici.
Il potenziamento delle competenze linguistiche e motorie, così come gli interventi psicoeducativi rafforzeranno le competenze dei minori con ricadute sull’autostima e il senso di autoefficacia, e permetteranno loro di percepirsi come adeguati e capaci.

I BENEFICIARI

I beneficiari diretti saranno 150 bambini e bambine della scuola primaria e secondaria di primo grado. I beneficiari indiretti saranno genitori, familiari e docenti dei minori per un totale di ulteriori 800 persone circa.
I nuclei famigliari di riferimento a cui si darà priorità avranno un ISEE inferiore a 8.000€, mentre nelle situazioni di povertà temporanea dovuta alla pandemia, verrà fatto riferimento all’ISEE corrente.

 

Scarica la locandina dello Spazio Ausili per alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento realizzato nell’ambito di questo progetto.

 

 

Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

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